Arteriografia diagnostica

Cos’è l’angiografia diagnostica?
L’angiografia diagnostica si basa sul principio dell’uso di un mezzo di contrasto per rendere visibili i vasi sanguigni su immagini radiografiche. Questo permette ai medici di identificare eventuali ostruzioni, aneurismi, malformazioni artero-venose (mav) o altre anomalie vascolari che potrebbero influire sulla salute del paziente.
Come si esegue l’angiografia diagnostica?
Prima dell’angiografia, al paziente viene richiesto di astenersi dal cibo e dalla bevanda per un periodo specifico. Inoltre, è fondamentale ottenere una storia medica dettagliata e informazioni sulle allergie, in particolare quelle riguardanti il mezzo di contrasto.
Vengono collocati monitor che permettono al personale sanitario di monitorare costantemente i parametri vitali del paziente. Questo monitoraggio è fondamentale per garantire la sicurezza del paziente durante la procedura.
L’area di inserimento del catetere (spesso per via trans-femorale) viene accuratamente sterilizzata per prevenire infezioni. Successivamente, viene somministrata un’anestesia locale per ridurre al minimo il disagio durante l’inserimento del catetere.
Con l’area adeguatamente preparata, il medico introduce un catetere flessibile attraverso una piccola puntura. Il catetere viene guidato attraverso il sistema vascolare fino all’area di interesse, seguendo un percorso predeterminato.
Una volta posizionato il catetere nel punto desiderato, viene iniettato un mezzo di contrasto a base di iodio. Questo mezzo permette ai vasi sanguigni di diventare visibili alle immagini radiografiche, consentendo una dettagliata visualizzazione del flusso sanguigno e delle eventuali anomalie.
Durante l’iniezione del mezzo di contrasto, vengono acquisite una serie di immagini radiografiche in tempo reale. Queste immagini forniscono ai medici una visione dettagliata del sistema vascolare, permettendo loro di identificare ostruzioni, stenosi, aneurismi o altre anomalie.
Dopo l’acquisizione delle immagini, il catetere viene delicatamente rimosso e il sito di inserimento viene chiuso con un sistema di chiusura dedicato e accuratamente monitorato per eventuali sanguinamenti o complicazioni.
Una volta completata la procedura, il paziente viene trasferito in una sala di riposo per un periodo di osservazione. Il paziente tiene per 24 ore una fasciatura elasto-compressiva sul sito di accesso vascolare al fine di ridurre al minimo la possibilità di una complicanza emorragica.
Benefici e applicazioni
L’angiografia diagnostica è ampiamente utilizzata per diagnosticare e monitorare una vasta gamma di condizioni, tra cui malattie cardiovascolari, aneurismi, stenosi arteriosa e malformazioni vascolari. Grazie alla sua precisione e versatilità, questa procedura è un’importante risorsa di alcune patologie non altrimenti diagnosticabili.
Conclusioni